Notizie

Lo sport che fa bene

Facebook
Twitter
LinkedIn

💙SPORT E DIABETE TIPO 1: UNA FORZA CHE CRESCE INSIEME💙
Lo sport, per un ragazzo con diabete di tipo 1, è molto più di un allenamento.
È libertà. È forza. È un modo per sentirsi come tutti gli altri.
Ma non sempre è semplice: bisogna imparare a gestire tempi, glicemie, pause, ripartenze.
Serve pazienza. Serve strategia. Serve coraggio.

E serve, soprattutto, la squadra giusta.

Perché sono le persone che incontri a fare davvero la differenza:
gli allenatori che sanno accoglierti, osservarti, capirti…
che ti trattano come tutti, ma nello stesso tempo notano ogni dettaglio,
e con un solo sguardo capiscono se qualcosa non va.

Noi abbiamo avuto la fortuna di trovarli.
Lei ha iniziato kickboxing in quinta elementare:
uno sport che per molti può sembrare insolito,
ma per lei è stato semplicemente perfetto.
Disciplina, sfogo, forza, libertà.
Un modo per liberare la tensione e la rabbia che a volte il diabete porta con sé.

E in quella palestra ha trovato una famiglia.
Allenatori che le hanno dato sicurezza, sostegno, normalità.
Che le hanno permesso di vivere questo sport come chiunque altro,
anche quando c’era da fermarsi per un’ipo o un’iper,
anche nei giorni storti.

Oggi ne parlo perché una mamma della nostra associazione mi ha chiesto un consiglio.
Le ho raccontato la nostra esperienza con il cuore pieno di gratitudine
e le ho consigliato quella stessa palestra, quel porto sicuro in cui mia figlia si è sentita vista, accolta e forte.

La cosa più bella è stata ricevere, dopo poche lezioni, questo messaggio:
“È felice. Si sente bene. Si sente parte del gruppo.”
Parole che per una famiglia che convive col diabete significano tutto.

E sì, mia figlia oggi ha scelto di smettere.
Le passioni cambiano, i percorsi crescono con loro.
Ma una cosa non cambierà mai:
quelle persone resteranno per sempre nel suo cuore.
Saranno sempre la sua famiglia sportiva,
quella che l’ha fatta sentire capace, compresa e mai “diversa”.

Vorrei che sempre più ragazzi potessero incontrare allenatori così:
capaci di empatia, attenzione e umanità autentica.
Persone che vedono la bambina prima della malattia, la persona prima dei numeri.

Perché lo sport, quando è vissuto così,
non è solo attività fisica:
è un regalo.
È una possibilità.
È libertà. 💙🥊